Skip to content Skip to footer

.

La Via del Cuore è la strada maestra che porta a  percepire la propria vera essenza e a scoprire il senso della propria esistenza.  Come per molti, ho creduto di dover  cercarmi in lungo e in largo, attraversando quelle che definivo le prove e le sfide della mia vita per rendermi conto che  superata una sfida subito dopo me ne si palesava un’altra: non importa di che natura si trattasse se professionale o emotiva o spirituale, la verità che le sottendeva tutte era la convinzione che per ottenere ciò che cercavo, necessitassi compiere dello sforzo. E quindi? Come se ne esce da questa ruota del criceto?    

Mostrare di farcela, impegnarmi, studiare avevano preso il sopravvento e ho  condotto buona parte della mia vita a lottare  per conquistare una conoscenza, un posto, un riconoscimento. Fare, agire, dimostrare, sapere, sembrano essere gli unici moventi per sentirsi unici, validi e accettati dalla società. Mi capita spesso di ricordare a tale proposito la scena del film Forrest Gump in cui Forrest,  interpretato da un meraviglioso Dustin Hoffman, si trova a  correre per migliaia di chilometri attraversando diversi stati americani, quando  improvvisamente si ferma pronunciando le parole “sono un pò stanchino!” . Ecco questa corsa sfrenata verso chissà quale obiettivo sembra proprio la metafora di molte delle nostre esistenze. O come dimenticare la scena di un altro grande film “L’attimo fuggente” in cui un giovane studente mette fine alla sua vita dopo aver lasciato un biglietto su cui scrisse “…perchè non volevo arrivare in fin di vita e scoprire di non avere mai vissuto”.

Siamo capaci di sentire che stiamo veramente vivendo o ci illudiamo che le nostre esistenze così condotte siano la massima espressione della nostra Vita? 

Ci è mai capitato di “percepire” qualcosa dentro di noi, da un malessere  ad  una vocina  sussurrarci “ma sono veramente felice”, “e’ questo il senso della Vita, della mia Vita?”

Negli anni realizzai che nel corso della mia vita ciò che mi ha aiutata a uscire dalla “ruota del criceto”, è sempre stata la crisi (la parola crisi deriva da un termine greco col significato di separare, scegliere).  Nel mio modo di procedere nella vita , la crisi , seppur dolorosa, rappresentava l’alleata che mi costringeva a volgere il mio sguardo verso di me, al mio interno, per pormi  le giuste domande e soprattutto, nel farmi prendere consapevolezza della situazione, mi spingeva a non prendermi in giro ma ad ascoltare con coraggio le  risposte del mio cuore. 

Sono grata a quelle crisi esistenziali perchè erano per me l’unico sentiero di luce e presa di consapevolezza per apportare profondi cambiamenti nella mia Vita. Ma oggi sono ancora più grata perchè  ho  compreso e realizzato che la via  alla comprensione di me stessa  non deve  passare più attraverso la sofferenza della crisi, seppur illuminatrice, ma segue una via semplice, la Via del Cuore.

Questa presa di consapevolezza, questo risveglio è ciò che più che mai siamo chiamati ad ascoltare in noi in questi tempi di crisi globale, riconoscendo non nella paura del cambiamento ma nella frequenza dell’Amore verso se stessi e gli altri, la spinta evolutiva a rinascere

Quando viviamo allineati con il nostro sentire e non lasciamo che sia il mondo esterno a guidarci, quando siamo in pace con noi stessi e col mondo, quando sentiamo che nel nostro agire quotidiano assolviamo ad un servizio di crescita e prosperità della collettività in cui viviamo  semplicemente perchè ci mettiamo amore e siamo nella vibrazione del Cuore, allora “il cuore è pieno di luce e diventa un influsso da cui gli altri vengono segretamente trasformati”  (La via semplice di Chuang Tzu).

What's your reaction?
0Mi piace0Non mi piace

Corenergy di Corin Asaro © 2024. Tutti i diritti riservati.