Skip to content Skip to footer

Come tutto ebbe inizio

Nel 1997 la mia laurea in Scienze delle Preparazioni Alimentari a pieni voti con lode, mi apriva la strada a scenari professionali molto vari e stimolanti e nel giro di pochi anni mi ritrovai a crescere come Brand Manager in una multinazionale alimentare.

Avevo da poco compiuto 33 anni quando accadde il mio punto di svolta, il mio salto quantico, da cui la scelta del cambio di vita: risale al giorno in cui fui vittima di un incidente stradale di ritorno da una Convention per l’azienda per la quale lavoravo. Alla guida dell’auto v’era un collega ed io stavo seduta insieme ad un altro collega nel sedile posteriore, quando un attimo prima dell’incidente una voce interiore mi disse “Slacciati la cintura e buttati in avanti” e così feci istantaneamente senza pensarci un attimo: mi slacciai la cintura di sicurezza e mi buttai tutta in avanti verso il sedile anteriore. Una frazione di secondo dopo accadde lo schianto con l’auto ferma davanti a noi e immediatamente dopo accadde lo schianto dell’auto che giungeva dietro.

Il lato del mio sedile era completamente sfondato…l’essermi buttata in avanti mi salvò letteralmente la vita. Ne uscii illesa ma con un colpo di frusta che mi costrinse a casa per diversi giorni di convalescenza.

…quella voce interiore…da dove era venuta? Cosa mi spinse a fidarmi di lei e ad affidarmi senza esitare un secondo…? Quale magico collegamento mi permise di ascoltarla?

Nulla per caso

Fu in quei giorni di fermo che la mia voce interiore, per anni bussante alla porta della mia coscienza supplicando di essere da me ascoltata ma da me immancabilmente respinta, ebbe la meglio. E compresi subito che quell’incidente non fu per me un caso ma semmai la modalità con cui la mia voce interiore fece breccia in me: di fronte al pericolo qualcosa in me ma più grande di me sapeva ciò era meglio per me….e intuitivamente la seguii.

Fino a quei giorni, la mia cocciutaggine a persistere e a resistere a fare un lavoro che non amavo più per paura del cambiamento, del deludere le mille aspettative altrui (genitori in primis), mi portò a somatizzare tutta una serie di disturbi con cui avevo imparato in certi casi a convivere (come con le difficoltà digestive e l’impossibilità di perdere peso), in altri casi a lottare e a farcela a “uscirne fuori” da sola (come dagli attacchi di panico).

In quei giorni di convalescenza ancora non per caso trovai nella mia personale libreria in salotto, un libro non letto (è mia abitudine acquistare libri e non leggerli subito ma lasciarli fino al giorno in cui “qualcosa mi spinge” a farlo) il cui titolo faceva proprio al “caso” mio: “Guarire diventando medico di te stesso” (di Mugnai Graziano M. e Leanti La Rosa G., Musumeci Editore, 1990).
In ogni parola del libro sentivo risuonare in me verità profonde sull’importanza del contatto ed i benefici del massaggio nonostante, di fatto, non lo avessi mai sperimentato su di me di persona!

Stavo comprendendo l’importanza della sincronicità, dell’accadere delle cose in un senso e non per caso, ed ero capace di coglierla perché avevo iniziato ad ascoltare la mia voce interiore, avevo iniziato a permettere alla Fonte Ispiratrice di agire in me attraverso la mia intuizione.

Il mio momento quantico

L’ultimo giorno della mia convalescenza mi svegliai di soprassalto intorno alle quattro del mattino dal botto di un tappo di spumante che avevo conservato in frigo. Aprii gli occhi, mi sedetti sul letto e dissi ad alta voce : “OGGI SI FESTEGGIA!”. C’era un’ aria fresca e frizzantina in stanza, che lasciava intuire che fuori ci fosse una giornata limpida e tersa. Corsi alla finestra presa dalla frenesia di vedere che tempo ci fosse: ed ecco lì davanti a me, in una notte novembrina, un cielo limpido pieno di stelle e subito mi dissi: “ Devo uscire e andare incontro all’alba!” .

Non scorderò mai l’intensità e la magia di quello che stavo vivendo. Mai e poi mai avrei immaginato quello che poi si rivelò essere il mio momento quantico che mi avrebbe indotto alla svolta, per le caratteristiche di ciò che mi accadde mentre lo vivevo: la forte intensità, l’enorme stupore, la benevolenza e la permanenza di quel momento perché da come è arrivato è rimasto con me per sempre.

 

“…ed ecco lì davanti a me, in una notte novembrina, un cielo limpido pieno di stelle e subito mi dissi: “ Devo uscire e andare incontro all’alba!” …”

L’alba del mio Nuovo Giorno

Mi vestii in fretta, presi la mia auto e nella notte guidai in autostrada in direzione lago Maggiore, senza una meta ma con il solo scopo di portarmi in un posto da cui potessi ammirare l’alba di quel Nuovo Giorno che sapeva di magico.

Era come se una specie di forza fosse entrata in azione ed io mi sentivo stupefatta, stava accadendo qualcosa di grande. Raggiunsi un posto in alto ad una collina e da lì spento il motore, cominciai dal finestrino della mia auto ad ammirare i primi bagliori del sole nascente sull’acqua del lago e in quell’istante, con carta e penna in mano, scrissi un appunto per me stessa che aveva dell’incredibile che diceva:

“Ho sacrificato ciò che sono e in cui non credo più ormai da tempo, per ciò che voglio diventare, per il mio sogno, per allinearmi in ciò in cui credo ovvero diventare terapeuta e AMBASCIATRICE DEL MASSAGGIO NEL MONDO! Cuore, Anima e Mente sono proiettati lì…. …ora è il tempo di reinventarmi e realizzare il mio sogno, costi quel che costi. In attesa di ciò, tutte le mie energie, il mio tempo me lo compro per investire su questa nuova strada perché da qualche parte ho letto che “c’è un tempo per partire anche quando non c’è ancora un luogo sicuro dove andare”.

In quell’ esatto momento avevo sugellato la “mia chiamata” per il mondo della massoterapia ancor prima di averne mai sperimentato di persona i benefici o di averne appreso la tecnica….avevo capito la mia missione e la direzione verso la quale dovevo andare.
E da quell’ esatto momento ho tenuto fede con grande entusiasmo a questa promessa per tutta la mia Vita a seguire.

Da quel momento ho creato la mia realtà restando in connessione con la mia Fonte Ispiratrice. Il destino che un giorno prima mi sembrava imposto dalla società esterna in cui vivevo, non era più la forza principale della mia esistenza, ma si era rivelata a me una forza superiore che risuonava in me con le note della sicurezza e della certezza che tutto si sarebbe realizzato, che non dovevo preoccuparmi, che dovevo solo lasciarmi andare, arrendermi con Fede e Fiducia.

Il mio incontro col massaggio

Quella mattina chiamai in ufficio per dire che non sarei andata e andai invece a farmi fare un massaggio, il mio primo massaggio in assoluto (mai ricevuto uno prima d’allora) presso la scuola dell’autore del libro che avevo letto.
Vissi un’esperienza molto PROFONDA. Da subito avvertii la piacevolezza del tocco ma in contemporanea sentivo che mi si stavano smuovendo anche emozioni. Era come se il massaggio fosse capace di mettermi in immediato contatto con il mio mondo emozionale tant’è che iniziai a piangere senza saperne il motivo. Fu un momento di grande rivelazione. Acquisii una maggiore e profonda comprensione di me stessa, del dolore che trattenevo e di quanto fosse congelato. Il massaggio che ricevetti mi dette l’occasione di sentire, di sentirmi.

Ed è vero, quelle mani facevano riemergere il mio dolore ma al contempo lo spazzavano via facendo nascere una profonda gratitudine ed un illimitato senso di benessere.
Sentivo il mio ego dissolversi, perdersi, la mente farsi lontana e scomparire, cedendo il controllo.

Il risveglio della mia consapevolezza

L’esperienza del massaggio mi fece rendere conto di quanto fosse grande la differenza che
intercorreva tra l’essere nel corpo e il crederlo; ero felice di sentire che ero nuovamente in contatto con “lui” (il mio corpo), che per anni avevo “chiuso fuori” da me, dandogli una compostezza ed un’immagine che non gli appartenevano, vivendo spesso nella sua parte superiore, cioè nella mente.
Attraverso il contatto sentivo sciogliere quei vincoli e iniziai a provare un profondo rispetto ed un amore verso il mio corpo che mi inducevano ad ascoltarne i suoi bisogni, i suoi momenti, le sue pause.
Attraverso il contatto mi sono sentita ri-amata, ri-accettata, rispettata da me stessa.
Attraverso il contatto ho sentito il mio corpo perdere la sua rigidità, la mia vita interiore trasformarsi, e la forza di quel momento stava nel fatto che chiudevo gli occhi all’esterno per riaprirli al mio interno.

Dal momento in cui le mani di chi mi massaggiava sono entrate in contatto con il mio corpo ho sentito che non era più solo un contatto fisico: sentivo di essere stata “agganciata” o
meglio presa per mano in modo da essere accompagnata su un cammino dove potermi lasciare andare, guardare le mie ferite a livello animico per poterle rimarginare.

WOW! CHE VIAGGIO!…SENTII CHE QUESTO PRIMO MASSAGGIO CHE RICEVETTI AVEVA SUGGELLATO LA PROMESSA CHE MI ERO FATTA CON QUELL’ ANNOTAZIONE PRESA IN QUELLA FRIZZANTE ALBA NOVEMBRINA…


Da allora la mia crescita è stata una meravigliosa spirale verso l’alto guidata dal motore dello entusiasmo (la parola deriva dal greco “entheos” che significa ISPIRATO DA DIO): c’è un profondo senso di gioia, di gratitudine e di gratificazione ogni volta che, con le mie mani e con tutto il mio essere, accompagno la persona nel viaggio dentro di sé, in un continuo scambio reciproco poiché ogni persona è unica e da ognuna, nel donare e nel donarmi, ricevo e imparo sempre qualcosa di nuovo.

Grazie per aver visitato il mio sito web.

Per ulteriori informazioni contattami al +39.338.412.98.73 (WhatsApp e telefono).

Oppure lascia un messaggio qui sotto, ti risponderò appena possibile!

Corin Asaro © 2024. Tutti i diritti riservati. Privacy Policy. Credits: AM.